Diciamo no alla guerra, sì alla pace.

Quello in cui viviamo è un territorio che ha vissuto la guerra e le sue atrocità.

Diciamo no alla guerra. Sì alla pace.

 

La pioggia si fermerà, la notte finirà, il dolore svanirà. La speranza non è mai così persa da non poter essere trovata – Ernest Hemingway.

 

Industria Alimentare Ferraro nasce vicino a Bassano del Grappa, in un territorio che durante la Prima Guerra Mondiale fu epicentro della resistenza italiana contro i ripetuti tentativi dell’esercito austro-ungarico di sfondare il fronte.

La città non si è sempre chiamata così: prima Bassano Veneto, dal 1928 è stata rinominata Bassano del Grappa per onorare le battaglie svoltesi sul vicino Monte Grappa negli ultimi anni della guerra.

In questa cittadina, attualmente l’ottava per numero di abitanti in tutto il Veneto e la seconda nella provincia di Vicenza, si sono intrecciate le storie di molti dei protagonisti della Grande Guerra, italiani e non.

Tra questi ricordiamo Ernest Hemingway, lo scrittore americano che partecipò come autista volontario della Croce Rossa e che raccontò in numerosi libri gli orrori della guerra combattuta nei nostri territori.

A lui e alla Grande Guerra la città di Bassano del Grappa ha dedicato un museo ospitato da Villa Ca’ Erizzo, dimora dove soggiornò proprio durante il suo periodo di attivismo.

Il Museo Hemingway e della Grande Guerra ospita una collezione con una vasta e inedita documentazione dell’attività dello scrittore in quegli anni oltre a spiegazioni storiche, testimonianze e fotografie delle tappe salienti della Prima Guerra Mondiale e della partecipazione degli Stati Uniti.

Il racconto di Hemingway MS 843 del 1919 intitolato The Woppian Way o The passing of Pickles McCarty prende le mosse proprio da Ca’ Erizzo e dagli Arditi che li erano presenti.

Tra gli altri libri celebri dello scrittore sulla Grande Guerra ricordiamo anche Di là dal fiume e tra gli alberi e Addio alle Armi.

Vorrei essere seppellito lassù, lungo il Brenta, dove sorgono le grandi ville, con i prati, i giardini, i platani ed i cipressi.

Tratto da Di là dal fiume e tra gli alberi, Ernest Hemingway.